Il 2001 fu un’annata discreta, con un ph relativamente basso e conseguente gusto un po’ appuntito.
A dispetto di un tempo inclemente in questa annata riuscimmo, dopo una scrupolosa cernita dei grappoli, a creare un buon Buttafuoco che perdura tuttora.
L’anno 2003 si presentò con tutti i crismi di una grande annata, tuttavia la Vigna del Garlenzo, in parte, mi tradì generando in bottiglia una dispersione di fondi non prevista.
Aprimmo tutte le bottiglie dopo averle decantate e rimbottigliammo il vino.
Il risultato fu discreto ma non ottimo.
A fronte di una grandinata datata 20 Giugno e su consiglio della commissione di campagna, provammo a vinificare.
Al momento della svinatura sembrò tutto normale tuttavia con l’invecchiamento uscirono gusti strani, in particolar modo di seccume e quant’altro.
Decidemmo pertanto di non presentarlo alla degustazione della commissione e di conseguenza rinunciammo al millesimo.
Fu una buona annata: lineare, con carattere e con una buona durata nel tempo.
Discreta struttura, lineare alla raccolta.
Subì un’alterazione alla stabilità volatile tale per cui si decise, dopo analisi chimiche e sensoriali, di rinunciare al millesimo.
Annata dei Sei Fuochi
L’uva si presentò da subito bella, generosa e con poca resa uva-vino, come nelle migliori annate.
Il proseguimento della lavorazione avvenne nel migliore dei modi arrivando alla degustazione finale con punteggi molto alti.
Non potemmo raccogliere l’uva in quanto devastata dalla Peronospora.
Partimmo alla grande, tutto sembrava perfetto ma a volte il diavolo ci mette la coda.
Il giorno 08 Ottobre 2013 il nostro vino ottenne il punteggio più alto di quell’annata (88,50 centesimi) e l’idoneità, da parte di Valoritalia, all’imbottigliamento.
L’anno successivo, il 07 Marzo 2014 non procedetti. Il vino non mi convinse.
Oggi, come allora, per me è di fondamentale importanza che sia io il primo a crederci.
Rinunciai nuovamente al millesimo.
Fu un’ottima annata. Estate calda con iniezioni di pioggia nei momenti giusti.
Il risultato fu quello di un vino caldo (gr.alc. 15,70), pieno e corposo.
Buona annata, partita con il vento in poppa.
Ottenne “l’ok” sia da Valoritalia, il 18 dicembre 2015, sia dalla commissione di cantina. Tuttavia, come successe con l’annata 2009, anche quella del 2011 non venne imbottigliata come Vigna Garlenzo perchè non la ritenni sufficientemente idonea.
L’annata 2012 fu vinificata come Buttafuoco D.O.C. “Franco G” perchè non ritenuta all’altezza di essere Buttafuoco Storico.
Annata ottima, tuttora in commercio. Di un bel colore nero impenetrabile e brillante, molto lungo nel sapore. Titola 15,14 gradi alcol.
Annata difficoltosa per colpa del tempo inclemente nel mese di Luglio. Vinificammo con una cernita dei grappoli molto meticolosa e il risultato apparve soddisfacente.
Staziona tuttora in legno e verrà presentata alle commissioni in Settembre / Ottobre 2018.
Bellissima annata senza problematiche importanti.
Ancora in legno, penso potrà essere presentata alle commissioni in Settembre / Ottobre 2018.
Buona annata, ancora in legno.
Molto probabilmente però verrà declassata in virtù di un problema di malolattica non effettuata nei tempi e nei modi previsti.
Annata penalizzata dal gelo primaverile.
Non è stata fatta la raccolta del prodotto.